CARNEVALE DI SCIACCA

E’ uno dei carnevali più importanti d’Italia, annoverato tra i Carnevali Storici dal Ministero per i Beni e Attività Culturali.

 

Il Carnevale di Sciacca è una immensa macchina del divertimento ed è famoso ed apprezzato per alcune tipicità che lo rendono unico nel suo genere:

 

CARRI ALLEGORICI 

I carri allegorici del carnevale di Sciacca sono famosi per le dimensioni imponenti, per la manifattura eccellente sia della modellazione in cartapesta sia delle decorazioni grazie all’importante tradizione della ceramica, per i movimenti interamente meccanici e realistici, per l’illuminazione caratteristica e di grande effetto.

 

GRUPPI MASCHERATI

Ogni carro allegorico presenta un gruppo mascherato attinente all’allegoria del carro. La particolarità dei gruppi del Carnevale di Sciacca sono l’estrema attenzione nei dettagli dei costumi e delle maschere e le coreografie molto curate.

 

INNI MUSICALI

Ogni gruppo mascherato dei carri allegorici esegue le proprie coreografie sulle note di inni musicali inediti appositamente composti per l’occasione. Le musiche del carnevale di Sciacca sono particolarmente apprezzate dal pubblico perché rappresentano la colonna sonora ideale del divertimento, grazie al ritmo allegro e coinvolgente che le caratterizza.

 

COPIONI SATIRICI

L’allegoria di ogni carro del carnevale di Sciacca, oltre ad essere raffigurata in cartapesta, viene rappresentata sotto forma di copione satirico recitato da attori siciliani; le battute pungenti, le rime, i versi poetici o sarcastici caratterizzano da oltre un secolo questa tradizione.

 

IL COINVOLGIMENTO

Il Carnevale è un evento che coinvolge tutta la città di Sciacca. 

Gruppi di persone sono riuniti in Associazioni Culturali che si occupano della costruzione dei Carri Allegorici in cartapesta e di coinvolgere le maestranze per realizzare al meglio ogni caratteristica del carro.

Sono fabbri, maestri ceramisti, illuminotecnici, movimentisti, poeti, compositori, musicisti, cantanti, attori, coreografi, ballerini, costumisti, sarti; ciascuno con il proprio estro concorre alla realizzazione di una delle più grandi macchine del divertimento che esiste in Italia.

 

IL DIVERTIMENTO

Il carnevale di Sciacca è il regno del divertimento per grandi e bambini; l’atmosfera gioiosa e allegra produce una sensazione di spensieratezza che coinvolge tutti; le musiche del carnevale di Sciacca rappresentano il motore trascinante del divertimento.

 

IL CONCORSO

La rivalità tra le Associazioni dei Carristi è l’anima del Carnevale; tutte le maestranze fanno a gara per realizzare i prodotti più belli ed apprezzati, per poter vincere il 1° premio del Carnevale e vedere scritto il nome del proprio sodalizio sull’Albo d’oro del Carnevale di Sciacca.

 

LA MASCOTTE

Il Peppe Nappa è la maschera ufficiale del Carnevale di Sciacca. A lui ogni anno il Sindaco consegna simbolicamente le chiavi della città fino all’ultima sera di Carnevale, durante la quale il carro che rappresenta Peppe Nappa viene bruciato in pubblica piazza; questo sancisce la conclusione dei festeggiamenti.

 

LA STORIA

Il primo a parlare del Carnevale di Sciacca fu, nel 1889, Giuseppe Pitrè che ne fece cenno nella sua opera Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane.

Ma le origini del Carnevale di Sciacca risalgono ad un periodo molto più antico, forse all’epoca romana, quando venivano festeggiati i saturnali ed il loro re veniva sacrificato; o meglio, con più probabilità, al 1616 quando il viceré di Sicilia Pedro Téllez-Girón (III duca di Osuna) stabilì che l’ultimo giorno di festa tutti si dovevano vestire in maschera. 

Le prime manifestazioni sono ricordate come una festa popolare, in cui venivano consumate salsicce, cannoli e molto vino; ed il popolo si riversava per le strade, travestito in vari modi. 

Successivamente furono fatti sfilare i primi carri addobbati alla meglio, che portavano i mascherati sulle sedie in giro per le viuzze della città.

Negli anni venti compare una grande piattaforma addobbata, trascinata da buoi o cavalli, che portava comitive in maschera. Essi recitavano in dialetto locale, seguite da piccole orchestrine improvvisate. Lo stufato, le salsicce ed il vino distribuito rappresentavano già un momento d’incontro e scambio fra compaesani.

Nel dopoguerra i carri vennero intitolati, ed iniziavano a fare chiaro riferimento alle novità del progresso. Stelle filanti e coriandoli incominciavano ad essere lanciati dai carri in movimento, creando un clima di festa, che invogliava i partecipanti a divenire i veri protagonisti di una gioia collettiva. 

Dopo pochi anni ancora, la folla in delirio faceva sorgere le prime Compagnie di rivista, venendo anche allestiti carri allegorici sempre più sofisticati che facevano riferimento a temi e personaggi locali in chiave satirica.

Con la sperimentazione dell’amplificazione sonora, il carnevale di Sciacca si evolveva ancora di più e venivano allestiti carri con figure sempre più grandi e i cui movimenti divenivano sempre più sofisticati. 

Oggi la satira politica locale lascia più spazio ai personaggi della politica e del costume nazionale noti ad un più vasto pubblico, rappresentando temi di attualità che riguardano interessi nazionali e internazionali

 

www.carnevalesciacca.it

 

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